Istruzioni per l’uso:
• Mettersi comodi e infilarsi le cuffiette
• Far partire la playlist (che trovi in fondo alla pagina) possibilmente con la canzone associata alla giornata che state per leggere
• Leggere tutto d’un fiato, così come è stato scritto dalla sottoscritta
• Se necessario rimettere la canzone da capo, chiudere gli occhi e immaginare.
Indian tapes #3 _ 04.08.2018
Sono passate 44 ore da quando ho lasciato casa e finalmente vi scrivo da quello che sarà il mio letto per i prossimi 20 giorni. Siamo in una foresteria gestita da frati. Siamo in mezzo alla giungla, a nord-est dell’India, tra zanzare, scarafaggi e coleotteri di dimensioni inimmaginabili. Doccia ovviamente fredda, prendendo l’acqua da un secchio, denti lavati con acqua potabile da una borraccia. Non so se resisterò ma ci proverò.
Sono con delle belle persone e sono contenta. Come gesto di benvenuto i Brothers (che sarebbero i frati indiani, più i novizi, più i candidates) ci hanno lavato le mani e cantato una canzone. Sarà questa la mia canzone di oggi. Purtroppo non potrò aggiungerla alla playlist di Spotify ma vi assicuro che era molto molto carina.
È sempre bello quando qualcuno prepara delle cose per te, che sia un pasto caldo, una canzone di benvenuto o le camere pulite con i letti fatti. È come dire “ci tengo alla tua presenza, sono contento che tu sia qui, mi prendo cura di te”. Cose belle, che fanno luccicare gli occhi soprattutto dopo il viaggio interminabile che abbiamo intrapreso per arrivare fino qui.

Indian tapes #4 _ 05.08.2018
Giorno 2, ma in realtà giorno 1 nella foresteria dove alloggeremo. Oggi abbiamo iniziato a lavorare sulle attività da proporre ai bambini nelle prossime due settimane. Abbiamo disegnato organi su pezzi di stoffa, abbiamo fatto check list di ogni tipo, abbiamo colorato pietre e costruito clessidre e nonostante tutto domani la sveglia è alle 7.00 e le attività le faremo a cuore.
In tutto questo abbiamo trovato il tempo per fare una passeggiata nella giungla che circonda la struttura. Fuori è tutto assurdo: ci sono strade rosse che attraversano villaggi composti da tre casette, animali di ogni tipo nelle strade, nei cortili, ovunque. Mucche, galline, polli, capre. Ovunque, vi giuro.
È davvero una realtà che per quanto si possa immaginare non sarà mai come è veramente.
In ogni caso durante la passeggiata ho chiesto consiglio musicale a Giorgia, una ragazza piccolina, con dei dread biondi lunghissimi, che appena le ho raccontato di Dischirotti si è illuminata dicendo “sono sempre rimasta affascinata da come la musica possa legare persone molto diverse tra loro e di come possa trasmettere così tanto a tutti”. A queste parole anche io mi sono illuminata e ho capito che era la persona giusta per iniziare a chiedere consigli per questa rubrica.
“In viaggio” di Fiorella Mannoia è stata la sua risposta alla fatidica domanda. Insieme alle canzoni chiedo sempre anche il motivo per cui me la consigliano, e la sua motivazione è stata emozionante. Per farla breve ai suoi 18 anni tutti le hanno “regalato” una canzone, senza dire chi fosse il mittente, e insieme le hanno scritto delle lettere per poi permetterle di associare lettere e canzoni a volti di amici e familiari. Fatto sta che si è arrovellata giorni per capire chi le avesse dedicato questa canzone in particolare, e alla fine ha chiesto consiglio a sua mamma che le ha semplicemente suggerito di ascoltarla con attenzione e che l’avrebbe capito da sé.
Era proprio “la sua mamma” (come dice lei) il mittente, che con questa canzone voleva augurarle il meglio per i suoi viaggi e in generale per la sua vita.
Cavoli, devo stare attenta altrimenti diventerò smielata entro la fine di questo campo.

Indian tapes #5 _ 06.08.2018
Oggi è stato il compleanno di Alessia, il giorno in cui abbiamo iniziato a lavorare nella scuola e il giorno in cui ho mangiato una crostata indiana (mamma mia che buoni sono i dolci quando da 3 giorni mangi solo riso e lenticchie gialle!).
Alessia ha compiuto 30 anni e mi sembrava doveroso renderla protagonista di questa giornata. La sua scelta è stata “Nessun rimpianto” degli 883. E le motivazioni sono quelle di una ragazza forte ed indipendente che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Alla soglia dei 30 anni Ale non ha nessun rimpianto, è convinta di tutto ciò che ha fatto, nel bene e nel male. Inoltre la ricorrenza dei 30 anni associata a questo viaggio è una cosa molto significativa per lei.
“Nessun rimpianto” perché quello che è passato è passato.
“Nessun rimpianto” perché ad oggi si può ricominciare.
“Nessun rimpianto” perché la vita è ancora tutta da scrivere.
“Nessun rimpianto” perché un viaggio così cambia tutte le tue prospettive. Ti fa capire davvero cosa è importante, qual è la persona che vuoi essere nei prossimi 30 anni e l’importanza di tirare le somme degli anni passati per poi prendere in mano le redini e decidere come/dove fare il prossimo passo.
Sono stanca anche se è solo il terzo giorno, i bambini sono impegnativi, la doccia è sempre fredda e fatta da un secchio, il cibo sempre riso. Ma essere circondata da persone così mi fa capire che sono nel posto giusto e che qualcosa di buono uscirà di sicuro.

Trovi qui la playlist “Indian Tapes” per accompagnare la lettura: