la Nawa Maskal School

Video di Giorgio Blanco, 2014

La Nawa Maskal School, ovvero “Scuola della Nuova Luce”, è situata a Jareya, circa 25 km a Sud di Ranchi, capitale del Jharkhand. La scuola ha oggi circa 800 allievi/e, divisi in 22 classi, di cui quattro di asilo.

In quanto progetto principale dell’Associazione tutte le attività di raccolta fondi di Jarom supportano la scuola, nella sua gestione quotidiana ma anche nel miglioramento degli spazi, dei corsi e dei servizi offerti. Il progetto, in continua espansione, ha già visto realizzarsi oltre al rinnovamento della scuola, un asilo, la foresteria, il campo sportivo, l’orto, le stalle, il forno, la panetteria, un negozio di abbigliamento, il caseificio e l’infermeria. Al momento sono in costruzione la palestra/auditorium, per poi proseguire con la realizzazione del pre-college che ospiterà gli studenti che, terminata la classe decima, vorranno prepararsi al college. Molte di queste strutture sono state realizzate non solo grazie alle donazioni raccolte in Italia, ma anche grazie a gruppi di volontari che ogni anno partono per trascorrere un periodo in India e realizzare dei piccoli progetti nella scuola e al di fuori di essa.  Ad esempio, la struttura principale della scuola, che per anni è stata scherzosamente chiamata “ecomostro” dato il suo aspetto impattante e in disarmonia con la natura circostante, è stata migliorata col tempo: durante diversi campi estivi Jarom sono stati infatti realizzati alcuni murales e la struttura si è trasformata sempre di più in un luogo accogliente e  a basso impatto paesaggistico.

L’asilo, invece, è stato costruito successivamente, seguendo il modello e i colori delle case dei villaggi da cui arrivano gli studenti e le studentesse, nonché le tecniche costruttive locali.

La maggior parte degli allievi/e iscritti alla Nawa Maskal School sono tribali, in quanto questa è situata nelle vicinanze di numerosi villaggi popolati da ādivāsī. I bambini e le bambine dell’età tra i 3 e i 6 anni frequentano l’asilo e possono poi proseguire lì gli studi fino alla classe decima. In linea di massima, a differenza delle scuole statali, i neo-iscritti cominciano dalla classe prima e non da quella prevista in base all’età, poiché spesso questi non conoscono la hindī. Il grande problema che gli ādivāsī  riscontrano con le scuole governative  risiede  nel fatto che queste solitamente prevedano  l’insegnamento in lingua hindī o inglese, tuttavia al momento di iniziare la scuola la maggior parte di questi/e bambini/e conoscono unicamente la lingua insegnata dai genitori contadini, ovvero una delle varie lingue tribali. La più diffusa nella zona interessata è la muṇdārī (vedi Jharkhand e i munḍa). 

Alla Nawa Maskal School è stato adottata una didattica trilingue. Lo studio della muṇdārī è il primo passo verso l’istruzione, consente l’accesso ad essa a tutti i munda, anche a coloro che non hanno genitori parlanti hindī. Imparare la hindī, lingua nazionale, consente il contatto con la comunità indiana maggioritaria, mentre la conoscenza dell’inglese è uno dei requisiti per poter avere accesso anche ai lavori più prestigiosi e per aprirsi all’internazionalità. Inoltre, viene studiato  il sanscrito, in quanto negli esami di stato è richiesta la conoscenza di questa lingua o del francese. Inoltre presso la NMS le ore di Moral Science vengono svolte in  muṇdārī, e dedicate allo studio  di tradizioni, storie e usanze locali: le classi imparano così le danze tribali e preparano i i giorni di festa come quello di Sarhul (in cui si celebra l’arrivo della primavera), a cui vengono invitati anche i genitori così da poter recuperare e promuovere gli usi e costumi.

Lo sforzo compiuto dagli insegnanti e dai fondatori di questa scuola è quello di diffondere il messaggio secondo il quale spostarsi in città non è l’unico modo per gli ādivāsī di ottenere un impiego o un riconoscimento sociale. Si cerca anche di insegnar loro ad affinare tecniche di lavorazione di risorse già preesistenti nei villaggi ma anche a impararne di nuove. Ad esempio nella foresteria è stato realizzato un piccolo caseificio dove vengono prodotti formaggi come la mozzarella, la ricotta e la provola: questi sono gli ingredienti dei prodotti venduti nella panetteria vicino alla scuola, i cui ricavati supportano le attività della scuola.

Per i bambini e le bambine dei villaggi nell’area di Jareya la Nawa Maskal School è un luogo per non perdersi, dove imparare a essere protagonisti del proprio futuro. Studiare nel proprio villaggio, e anche nella propria lingua, significa non perdere l’identità e i riferimenti culturali, senza essere costretti a partire per la grande città. Significa poter immaginare il futuro nella prospettiva del proprio mondo.