Jareya e villaggi

Ogni giorno gli 800 allievi/e raggiungono la scuola da oltre 50 villaggi, a piedi, in bici o con lo scuolabus.
I villaggi, disseminati tra risaie, foreste e stradine, possono presentarsi come agglomerati di sole abitazioni oppure possono anche avere dei piccoli negozi, mercati, etc. Le case sono distribuite lungo la strada che, essendo percorsa raramente da mezzi motorizzati, viene vissuta come spazio comunitario dai residenti, insieme ai cortili.

Le tipiche abitazioni che si possono trovare nei villaggi vicino la scuola di Jareya presentano caratteristiche perlopiù comuni, accomunate da tecniche costruttive tradizionali del luogo. La casa tipo si articola intorno ad un ambiente centrale di altezza maggiore usato solitamente come dispensa; intorno a questo si sviluppano gli altri ambienti ad uso abitativo che possono esser verandati. Le pareti sono tipicamente realizzate con terra compattata, ricoperte da un intonaco impermeabilizzante a base di sterco: questa finitura richiede un frequente rifacimento, motivo per cui se trascurata, la parte in terra si degrada creando crepe e possibili crolli. Le finestre sono poche e di piccole dimensioni, così sia da evitare dispersioni di calore di inverno, sia per evitare il surriscaldamento interno estivo, anche grazie ai materiali e tecniche con cui vengono realizzati i muri perimetrali. Il colore tipico delle case è appunto l’argilla o il marrone, anche se a volte è possibile trovare abitazioni con intonaci colorati, oppure con disegni ādivāsi, con motivi floreali o animali.
Un aspetto molto interessante delle case dei villaggi è la seduta incorporata nella parete esterna, verso la strada, come luogo di sosta e di relazione.

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